Olprepò Pavese che pensa francese

PRIME ALTURE

            Quando si dice che una cosa è nata “per caso” spesso si crea un certo scompiglio, l’incertezza della partenza rende poco affidabile la fonte e il risultato sembra poter essere approssimativo.

Questo è uno dei casi in cui invece tutto si ribalta, e da un “caso” si arriva ad un vero successo.

Appassionato il racconto di Fausto Camotto, presente di persona con il giovanissimo e preparato figlio alla serata di Cinema Divino a Casa Spadoni di martedì scorso, dove è invitato a parlare della sua azienda e dei vini che dal 2007 si producono con sempre maggiori riconoscimenti.

Ci racconta degli inizi, quelli veri, la sua narrazione di interrompe in qualche risata sincera quando ci svela come l’azienda, che ora è la sede della produzione vitivinicola, una volta fosse una semplice casupola di campagna quasi dismessa e sia stata praticamente “vinta” per caso, appunto, dal capostipite di famiglia.

Si parte, come nelle migliori storie, da un sogno.

La visione appassionata di un imprenditore Milanese.

Roberto Lechiancole decide con la moglie Anna nel 2006 di fare un viaggio in Oltrepò Pavese. Doveva essere un breve viaggio di lavoro, in un solo istante la sua vita cambierà: si innamorerà di questa zona perdutamente tanto da non volere più andarsene.

Il destino, e la fortuna, hanno fatto la loro parte.

La famiglia appoggia la sua scelta e si parte con una avventura in un campo lontanissimo da quello da cui provenivano le loro ricchezze. Ad oggi Prime Alture ha una produzione di vini veramente interessanti e accoglie i suoi ospiti in quello che si può definire uno dei Resort più eleganti dell’intera zona. Siamo a Casteggio, in provincia di Pavia, che non solo si trova nell’Oltrepò pavese, terra votata alla viticoltura da secoli,  ma poggia proprio su una delle linee più famose nel mondo per la produzione di vini: il 45 esimo parallelo.

Come Bordeaux o il Piemonte che del vino hanno fatto la loro forza.

Fausto, marito della figlia di Roberto ed Anna, ha ben chiara nella mente e nel cuore quella che per l’intera famiglia è la Mission nel mondo del vino: fare un Pinot Nero di altissima qualità, in grado di competere con i migliori Pinot delle zone più famose di Francia.

E proprio dalla Francia e in particolare dal loro primo enologo di origini francesi arriverà l’impronta del loro prodotto di punta, “Monsieur”, il signore dei vini.

Non solo nel nome ma nella struttura ed eleganza “Monsieur”, vino da uve Pinot nero al 100%, ha davvero molto dire e nulla ha da invidiare agli originali d’oltralpe.

In onore del loro primo sostenitore e collaboratore è stato nominato il loro metodo Classico “IO per TE”, proprio a memoria della frase che lo stesso enologo disse a Roberto che gli chiedeva se fosse possibile fare un vino speciale come quello francese con le loro uve Pinot nero: “Io per Te lo farò” rispose l’enologo. Ed ecco questa bollicina sensazionale, croccante, vivace, equilibrata, una perla nell’Oltrepò.

Come ogni grande uomo che si rispetti, Monsieur ha la sua dama, nasce quindi “Madame” vino bianco fermo da uve Chardonnay. La parte “femminile” dei vitigni classici delle produzioni con metodo classico. “Madame” stupisce per la sua innata eleganza, delicatezza, per il naso floreale e gentile, e, è proprio il caso di dirlo, decisamente Francese.

Fausto sorride dei suoi risultati perché insieme a lui la moglie Simona, figlia di Roberto e tutta la famiglia, riunita intorno ad un grande e simbolico ulivo che ingentilisce l’arrivo al Resort, si sono fatti una promessa e con tutte le loro forze la stanno mantenendo, la fatica non li spaventa, perché sono tutti riuniti intorno al grande sogno del loro amato capostipite, Roberto Lechiancole.

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